Il settore dei tessili sostenibili in Europa

Creato il: 17-02-2023

Il testo che segue è la premessa di uno studio sui tessili sostenibili in Europa il cui proseguo sarà pubblicato nella Newsletter n. 2 in uscita settimana prossima.

Premessa

Il settore Tessile-Abbigliamento rappresenta un segmento industriale che vede la presenza di diverse filiere e tipologie di prodotti orientate ad una varietà molto ampia di applicazioni, anche se il 60% della produzione rimane ancora finalizzato al comparto dell’abbigliamento.

Il settore impiega 1,5 milioni di persone, distribuite in più di 160.000 aziende nell'UE, la maggior parte delle quali sono PMI, con un fatturato annuo dell'UE di 162 miliardi di EUR nel 2019 (fonte: Commissione europea).

Nonostante via sia una crescente tendenza sociale orientata verso il tema della sostenibilità, i cittadini europei consumano in media 26 kg di prodotti tessili per persona all'anno, di cui una quota significativa proveniente da paesi terzi. Ogni articolo viene utilizzato per un periodo più breve, con il risultato di avere 11 kg di rifiuti tessili per persona all'anno.

Il settore tessile è un settore ad alta intensità di risorse con importanti impatti climatici e ambientali. Il consumo di tessili rappresenta la quarta categoria più alta nell'UE in termini di utilizzo di materie prime primarie e acqua (dopo cibo, alloggio e trasporti) e la quinta per le emissioni di gas serra.

La maggior parte dell'impatto legato al settore abbigliamento, calzature e ai tessili per la casa in Europa si verifica in altre regioni del mondo, dove avviene la maggior parte della produzione. Inoltre, si stima che meno dell'1% di tutto il comparto tessile a livello mondiale venga riciclato in nuovi tessili (Fonte: Ellen Mc Arthur Foundation).

La presenza di sostanze pericolose ostacola il riciclo futuro di qualità e rappresenta un fattore di inquinamento per acqua e suolo, mentre i tassi di raccolta dei rifiuti tessili e le capacità di riciclo nell’UE sono medio-bassi.

Nel 2018, sotto l’egida dell’UN Climate Change, è stata lanciata la Fashion Industry Charter for Climate Action (https://unfccc.int/sites/default/files/resource/Fashion%20Industry%20Carter%20for%20Climate%20Action_2021.pdf) che ha per obiettivo di condurre l’industria del tessile, dell’abbigliamento e della moda a raggiungere le zero emissioni di gas serra entro il 2050. Fondamentale è l’invito alle aziende a dimezzare le proprie emissioni entro il 2030, con l’obiettivo di raggiungere emissioni pari a zero entro il 2050. Ulteriori impegni includono l’approvvigionamento del 100% di elettricità da fonti rinnovabili entro il 2030 e di materie prime rispettose dell’ambiente, e l’eliminazione graduale del carbone dalla catena di approvvigionamento.

Un centinaio di aziende e una cinquantina di organizzazioni – inclusi alcuni marchi noti come Burberry, H&M Group, VF Corporation, Adidas, Kering, Chanel, Nike e PUMA, nonché fornitori come Lenzing, Pidigi e altri – si sono impegnati in una azione per il clima cercando di abbracciare un cambiamento più profondo e più sistemico e soluzioni su scala a basse emissioni di carbonio.

Il piano d'azione per l'economia circolare del 2020 (Circular economy action plan (europa.eu) e l'aggiornamento del 2021 della strategia industriale dell'UE (https://single-market-economy.ec.europa.eu/industry/strategy_en)  identificano i tessili come una catena del valore chiave con un bisogno urgente e un forte potenziale per la transizione verso modelli di produzione, consumo e business sostenibili e circolari.

Nel marzo 2022, l'Unione Europea ha presentato la sua strategia per il tessile sostenibile e circolare (https://environment.ec.europa.eu/publications/textiles-strategy_en) . La strategia mira a creare una visione settoriale in base alla quale i prodotti tessili immessi sul mercato dell'UE siano di lunga durata, riciclabili, realizzati principalmente con fibre riciclate, privi di sostanze pericolose e prodotti nel rispetto dei diritti sociali e dell'ambiente. Le misure comprendono un regime europeo obbligatorio di responsabilità estesa, requisiti di progettazione ecocompatibile per i prodotti tessili, azioni per contrastare l'inquinamento da microfibra e il greenwashing e un nuovo "passaporto digitale dei prodotti".

Si prevede che l'interesse dei consumatori per i materiali sostenibili si confermi come un trend importante per il mercato europeo.

TexClubTec

 

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